Rudyard, il bambino con gli occhiali
Orecchio acerbo
, 2002
Rudyard, nome del lago su cui i genitori si giurarono il loro amore, cresce felice in India. Con la famiglia e le tante persone che si prendono cura di lui, trascorre l’infanzia fra animali esotici e profumi. Poi per lui e per la sorellina arriva il tempo della scuola. Come tutti i bambini inglesi di buona famiglia, è la fredda e grigia Inghilterra ad attenderli. Lasciati i genitori, approdano in casa di una donna severa e del suo tlio. Soprusi, castighi, divieti: questa la quotidianità di quel bambino che trova nella lettura – nella penombra dei luoghi dove si nasconde – gli unici momenti di felicità. Solo a Natale sono concesse brevi vacanze spensierate a casa degli zii. Ed è lì che qualcuno si accorge che Rudyard sta perdendo la vista. Con il rinnovato affetto della madre, richiamata dall’India, e con un buon paio di occhiali quel bambino è di nuovo felice. Quello stesso bambino che da grande diventerà uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi: Rudyard Kipling.