Quel che conta
Orecchio acerbo
, 2011
Un postino innamorato dei numeri. Conta i campanelli che suona, le cassette della posta, le lettere che consegna, il numero dei francobolli... Tutti lo chiamano “Quelcheconta”. È un tipo estroso e stravagante. Orologio, calendario, contratto di lavoro sono per lui cose assolutamente secondarie. Prima di tutto viene l’aritmetica! L’ordinata, sicura e rassicurante sequenza dei numeri. Su di lei puoi fare conto, all’infinito e per sempre. In salita come in discesa. Ma -consegnate ventidue lettere di sfratto a ventuno famiglie rassegnate dopo i venti inutili ricorsi alla giustizia, e vista la trepidante attesa nella quale diciannove ragazze di diciotto anni si consumano aspettando le diciassette lettere dei loro sedici innamorati- si accorge che i conti non sempre tornano. E così, riflettendo anche sul suo soprannome, si convice che, imparato a contare, bisogna imparare anche quel che conta. Così, quando tre stupende principesse gli propongono di esaudire due dei suoi desideri, si accontenta di uno solamente: un mondo felice.